Era da 5 anni che non facevo il “Sentiero Naturalistico Ponte Clinaz-Clabuzzaro” e me lo ricordavo in condizioni abbastanza disastrate per cui lo ho affrontato titubante restando invece piacevolmente sorpreso dal fatto che sia stato in gran parte sistemato e sia tornato ad essere una divertente salita. A dire il vero preferivo salire da Ponte Clinaz a Kambreško e da qui a Passo Solarie via Srednje, ma da quando questa strada bianca è stata asfaltata è molto meno attraente. Quindi gli 8 km da Ponte Clinaz a Clabuzzaro lungo il “Sentiero Naturalistico” tornano ad essere l’itinerario preferito per salire a Clabuzzaro.
Approfittando della bella giornata e considerate le restrizioni anti-Covid per entrare il Slovenia, ho deciso di risalire tutta la valle del Judrio lungo la “Strada di Podresca” fino a Melina, dove finisce l’asfalto. Da qui ho proseguito sulla strada bianca, pianeggiante, piuttosto sconnessa, fino a Ponte Clinaz dove ho trovato il ponte chiuso perché pericolante, e quindi ho imboccato il “Sentiero Naturalistico Ponte Clinaz-Clabuzzaro”.
Il primo tratto è abbastanza malridotto, come lo ricordavo anni fa, ma poi migliora perché il fondo è stato risistemato, i lati ripuliti e addirittura tratti di bosco diradati così che vi vede il Judrio scorrere a fondovalle.
La strada è tutta pedalabile anche se ci sono alcuni tratti, per fortuna con il fondo in cemento, dove bisogna inclinarsi in avanti perché altrimenti la bici si impenna. Sono però brevi rampe che si superano con qualche colpo di pedale.
L’ultimo chilometro prima di Clabuzzaro è asfaltato e consente di riprendere fiato prima di fermarsi ad ammirare il panorama dal piazzale del paese.
Da qui sono salito a Passo Solarie per il sentiero CAI 746, quasi tutto pedalabile, e quindi a passo Naverco lungo la strada che sconfina brevemente in Slovenia.
Tornato in Italia sono rientrato ad Albana di Prepotto percorrendo la “Strada di Tribil” fino a Castelmonte e quindi per San Pietro di Chiazzacco con due divertenti tratti di sterrato.
Le foto: