Korada da Senik

Dopo la bella escursione di ieri sul monte Ossero oggi giornata di scarico con una classica della Brda: l’anello del Korada partendo da Senik.

Caratteristiche:

Cippo di vetta del Korada
Cippo di vetta del Korada

In mattinata il tempo non era granché ma le nuvole si stavano allontantando, il sole cominciava a fare capolino e quindi sono partito per una passeggiata sul Korada.

Passato il confine al valico di Mernico/Golo Brdo sono salito fino a Senik e poco dopo l’ultima casa ho parcheggiato nello slargo all’inizio della strada (da poco asfaltata) per il Korada.

Ho tagliato il primo tornante prendendo per il prato a destra che si raccorda poco più sopra con la strada che sale sulla dorsale. Questa, che era una bella strada in macadam, è stata recentemente asfaltata in alcuni tratti, ma conserva il suo fascino attraversando bellissimi boschi di latifoglie.

Passato il bivio per Senik — da dove rientrerò — ho proseguito fin quasi alla strada che dalla rotonda di Gonjače va a Lig e da qui ho seguito le indicazioni verso il Korada. È lo stesso sentiero che ho percorso qualche settimana fa, in senso inverso, nella traversata Korada–Sabotino.

Il sentiero sale dolce di fianco alla strada fino al parcheggio dal quale inizia l’ultimo tratto nel bosco.

Poco prima della vetta una sbiadita indicazione dice di proseguire dritti — anziché svoltare a sinistra per il rifugio — verso la vetta, che si raggiunge in pochi minuti.

Dal cippo il panorama è vastissimo, non tanto verso l’ovest filtrato dagli alberi, quando verso nord ed est con il Canin, il Matajur e le Alpi Giulie a farla da padroni. Verso sud–est la catena sopra la Selva di Ternova digrada verso il Carso e il golfo di Trieste.

Il rifugio sul Korada
Il rifugio sul Korada

Un paio di minuti di cammino e mi sono seduto al rifugio per una bella fetta di strudel di mele con un té al rum.

Per il rientro sono tornato al cippo di vetta da dove ho continuato verso la chiesetta di Sv. Gemderca/Santa Gertrude e la sua incantevole vista sull’Isonzo, nella gola tra Sveta Gora/Monte Santo e il Sabotino.

Ho proseguito sul sentiero che scende sulla strada e al primo bivio ho svoltato a sinistra sulla strada bianca, che si raccorda con quella fatta all’andata, che scende a Senik.

Bel giro, facile, rilassante e piacevole in ogni stagione.

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