Dopo i devastanti incendi dell’estate 2022 non sono più tornato in questa zona e quindi ho deciso di approfittare di questa calda giornata di gennaio per vedere in che condizione sono il Monte San Michele e il Brestovec.
Caratteristiche del giro:
- Data: domenica 29 gennaio 2023, partenza alle 11:30 circa
- Lunghezza: 13,5 km
- Dislivello: circa 300 m
- Tempo: 3:30 ore escluse le soste, 4:00 ore con le soste, in due
- Partenza: Gabria Superiore (si può posteggiare in piazza o lungo la via)
- Difficoltà tecnica: facile (T sulla scala CAI)
- Impegno fisico: basso
- Traccia su Wikiloc: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/monte-san-michele-e-cannoniera-del-brestovec-da-gabria-124697005
- Traccia su Komoot: https://www.komoot.it/tour/1022293413
- Galleria foto: https://photos.app.goo.gl/r9NurEa7zpLp295y8
Parcheggiata l’auto in Ograda mi dirigo, in compagnia di un amico, in direzione nord per poi prendere a sinistra la pista tagliafuoco che parte da dietro al monumento di via Alessandro Manzoni. Saliamo dolcemente in direzione di San Michele dove arriviamo in circa tre quarti d’ora.
Attraversiamo il paese e proseguiamo camminando sull’asfalto per la zona monumentale del San Michele. Poco prima di arrivarci però lasciamo la strada e imbocchiamo a sinistra il Sentiero dei Cippi, che ci porta a ridosso del dell’area. Visita d’obbligo alla terrazza nord, a quella sud, alle cannoniere e sulla Cima 3 del San Michele dove ci concediamo una sosta.
Si riparte in direzione del Brestovec seguendo le indicazioni per il Schönburgtunnel che raggiungiamo in pochi minuti. Proseguiamo facendo un’altra breve deviazione al Ricovero Austriaco e un’altra ancora al Posto Comando e Osservatorio San Michele (conosciuto anche come Bunker del San Michele). Quest’ultimo merita un’escursione ad–hoc, magari in occasione di una visita guidata.
Tornati a San Michele del Carso seguiamo le indicazioni per il Percorso Storico del Brestovec, passiamo di fianco alla sede del Gruppo Speleologico Talpe del Carso e infine imbocchiamo la strada bianca per il Brestovec.
Sulla sinistra ci sarebbero le trincee ma un cartello intima il divieto di accesso a seguito dei danni provocati dagli incendi della scorsa estate. Faccio finta di non averlo letto e mi avventuro nel percorso a zig-zag tra i muri a secco. Effettivamente c’è qualche pezzo franato ma sentiero è percorribile con facilità.
Il paesaggio attorno è però quello che si vede nei film dopo un disastro nucleare: rocce bianche dalle quali spuntano tronchi neri. Qualche filo verde d’erba fa sperare bene, ma penso che ci vorrà un bel po’ di tempo perché la natura cancelli i segni di questo disastro.
Giunti davanti al Brestovec decidiamo di svoltare a destra e di entrare nella galleria cannoniera da ovest. Indossiamo la lampada frontale — la galleria si può percorrere anche senza, ma è utile per illuminare le zone più buie — e seguiamo le orme all’interno della montagna.
È un allestimento d’impatto, che fa riflettere sul dramma della Grande Guerra, e usciamo dall’altro lato della cima con l’animo pesante, per cui saliamo in cima al Brestovec per guardare il cielo e l’orizzonte.
Torniamo indietro di qualche passo e svoltiamo a destra sulla la strada bianca che scende verso il Vallone. Raggiunta la Statale 353 iniziano i 700 metri più adrenalinici del giro: bisogna camminare sul ciglio della strada con le auto che sfrecciano a pochi centimetri, incuranti di noi.
In breve siamo nuovamente a Gabria e ora non resta che decidere dove andare a bere un bicchiere di vino.