Punta Barene da Redipuglia

Oggi il meteo è peggiorato, ci sono nuvole e vento, ma verso il mare si vede il sereno quindi carico la MTB in furgone e mi dirigo verso Redipuglia con l’intenzione di raggiungere il mare in sella.

Caratteristiche:

La Cona a Casali Quarantia
La Cona a Casali Quarantia

Parcheggiato di fianco alla ex stazione di Redipuglia, salgo in sella e mi dirigo verso Fogliano, pedalando in mezzo al traffico. però, dopo appena 400 metri, svolto a sinistra su via del Molino e in breve mi trovo su uno sterrato pittosto fangoso tra i campi. Il tempo non è un granché ma non piove ed è una bella cosa.

Aggirato a ovest il Colle di Sant’Elia proseguo verso Soleschiano ma poi svolto a destra sul cavalcavia che scavalca l’autostrada e poi proseguo verso San Pier d’Isonzo. In fondo al paese svolto a destra verso il campo sportivo ma prima di arrivarci prendo ancora a destra lo sterrato che va verso l’Isonzo. Inizia il lungo tratto che, costeggiando il fiume, lungo l’argine, arriva fino al ponte di Pieris.

Sono quasi 6 km di divertimento, tra tratti bianchi e tracce tra gli alberi. Kiosco Pojana è chiuso per cui tiro dritto lungo il parco dell’Isonzo, attraverso la S.S. 14 nei pressi del ponte di Pieris e proseguo verso sud tra campi e vigneti. Sembra di essere in mezzo al nulla perché si vedono solo terreni coltivati, alberi e qualche ansa dell’Isonzo, che scorre placido alla mia sinistra.

Tra Rondon e Terranova passo sotto alla provinciale per Grado e poi proseguo sempre dritto fino a casali Quarantia, dove la corsa si ferma perché davanti ho solo il mare. A dire il vero si tratta della Cona, ma l’effetto è comunque quello che si può proseguire verso sud solo in barca.

Torno indietro di un chilometro e poi proseguo, sempre sull’argine, lungo la ciclovia FVG-2 fino a Punta Barene, il punto più meridionale del giro. Purtroppo le prime gocce di pioggia mi convincono che non è il caso di proguire oltre — l’idea era quella di arrivare alla Rocca di Monfalcone — e così risalgo fino a località Alberoni e da qui prendo la strada più diretta verso nord.

Passato Staranzano un breve sterrato arriva a Ronchi e, visto che ormai la pioggia la sto prendendo, anziché rientrare lungo la regionale 305, allungo per Vermegliano.

Una foto al Sacrario di Redipuglia e subito sono davanti alla stazione, o meglio, al Chiosco dove la gentilissima signora Raffaella mi fa dimenticare della pioggia con una bella birra.

Gran bel giro, da rifare con tempo un po’ migliore e con la salita alla Rocca. Alla prossima!

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